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Musica e parole per i detenuti del carcere di Fermo, un regalo in poesia

FERMO - Ricky Portera, storico chitarrista degli Stadio, ha portato un piccolo concerto dietro le sbarre della casa di reclusione di Fermo, perché le note e le emozioni non conoscono confini Un incontro di musica e parole, di poesia e di canzoni, di cuore e di emozioni. E’ andata così nel carcere di Fermo, ospite d’eccezione il chitarrista Ricky Portera, storico musicista al fianco di Lucio Dalla, tra i fondatori degli Stadio, mitica spalla rock di tantissimi nomi della musica italiana. Con grande generosità Portera ha concesso un’ora e mezza del suo tempo con i detenuti a Fermo, nella stanza che fa da redazione per il giornale del carcere L’Altra chiave news. Con Portera anche la giornalista del Resto del Carlino Paola Pieragostini che ha scritto un libro sulla storia del chitarrista, l’incontro ha preso le mosse dal libro ma è finito, come prevedibile, in musica, a cantare, a raccontarsi, a sorridere e a commuoversi.

A parlare di Lucio Dalla e di Vasco Rossi con cui Portera ha frequentato una scuola di canto, a raccontare di incontri emozionanti e di donne belle come Anna Tatangelo, di musica che si intreccia con la vita e con le giornate, nella storia di un musicista appassionato, profondamente rock, dall’anima pure a generosa. Un incontro fortemente voluto dalla direttrice del carcere, Eleonora Consoli e dall’area trattamentale diretta da Nicola Arbusti, in collaborazione con la Polizia Penitenziaria in questi giorni diretta dalla vice comandante Loredana Napoli. A sostenere il piccolo concerto l’imprenditrice Alessandra Petracci che pure era presente in carcere, così come il garante dei detenuti Andrea Nobili che ha apprezzato l’iniziativa, la poesia che si porta dietro le sbarre è sempre una boccata d’aria pure per uomini spezzati dalla vita. Le fotografie portano la firma di Giacomo Maroni, fotografo di talento, che ha saputo cogliere momenti di grande intensità. E lui, Portera, non si è sottratto, ha cantato brani noti e ha chiuso con Albachiara, i detenuti hanno accompagnato musica e parole e se ne sono andati con un autografo e un ricordo bello nel cuore, per una mattinata speciale e per l’incontro con delle persone veramente generose.

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