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Lido Tre Archi, controlli straordinari della Polizia di Stato

LIDO TRE ARCHI - Proseguono i controlli ad ampio raggio della Polizia di Stato nel quartiere di Lido Tre Archi. Anche nel pomeriggio e nella sera di martedì, infatti, gli equipaggi della Questura coadiuvati dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e dall’unità cinofila della Guardia di Finanza, sempre presente per il contrasto ai fenomeni delittuosi connessi alla spaccio ed all’uso di sostanze stupefacenti, hanno blindato il quartiere costiero di Fermo procedendo con posti di controllo e verifiche dinamiche per la sicurezza dei cittadini e la prevenzione dei reati.

In una giornata nella quale la Polizia di Stato fermana ha identificato, nel corso delle attività di presidio del territorio, circa 220 persone e sottoposto ad accertamenti più di 160 veicoli, durante le operazioni di verifica di Lido Tre Archi sono stati rispettivamente 82 e 50 i soggetti e le autovetture controllati.

Durante il pomeriggio, gli operatori hanno notato una autovettura nei pressi di un casolare abbandonato di Via De Gasperi e che, dopo alcuni istanti, due persone erano uscite dal fabbricato fatiscente e dopo essere saliti sull’auto, si stavano allontanando.

Il veicolo ed i suoi occupanti sono stati sottoposti ad accertamenti con l’ausilio dell’unità cinofila della Finanza che ha immediatamente segnalato la possibile presenza di sostanza stupefacente nell’abitacolo.

In effetti, dopo un controllo più approfondito, sono state rinvenute tre dosi di droga, che la Polizia Scientifica ha riscontrato essere eroina, del peso complessivo di un grammo e due di cocaina, del peso di 0,6 grammi; gli occupanti, due residenti in un comune dell’entroterra fermano che hanno ammesso di essere saltuari assuntori di sostanze stupefacenti, sono stati segnalati alla Prefettura, sanzionati per il mancato rispetto della distanza interpersonale nel veicolo, la patente di guida del conducente è stata ritirata, mentre le dosi sono state sequestrate.

Il controllo della vettura ha portato altresì al rinvenimento di una pistola giocattolo, con regolare tappo rosso nel “vivo di volata” della canna. L’arma giocattolo, il porto della quale non costituisce reato ma che, in caso di commissione di un delitto con il suo utilizzo ne diventa elemento costitutivo o circostanza aggravante – ad esempio una minaccia con la pistola – è stata lasciata nella disponibilità del conducente che non ha fornito dichiarazioni in merito al trasporto dell’oggetto nella vettura, anche in considerazione del fatto che la pistola giocattolo, che sembrava un’arma vera, avrebbe potuto essere individuata come tale se, ad esempio, portata nella cintura.

Gli operatori hanno successivamente proceduto al controllo del caseggiato dal quale erano usciti i due soggetti e nel quale le Forze dell’ordine hanno, anche nel recente passato, rintracciato stranieri irregolari e persone dedite a traffici delittuosi che vi si nascondono soprattutto per la notte dopo che le continue operazioni della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri nei palazzi di Lido Tre Archi hanno notevolmente inciso sul fenomeno delle occupazioni abusive e sui loro autori seriali.

All’interno dello stabile in evidente stato di degrado e di pericolo per la sicurezza pubblica e per la stessa incolumità degli occupanti, il personale operante ha rintracciato due giovani stranieri, un nordafricano, regolare sul territorio nazionale ed un ragazzo africano che non aveva documenti per la sua identificazione mentre l’unità cinofila della Guardia di Finanza non ha rilevato la presenza di droga.

Il secondo straniero, al quale è stato detto che doveva essere accompagnato in Questura per essere identificato, ha iniziato a dare in escandescenza, opponendo resistenza attiva e dichiarando che non avrebbe seguito i poliziotti perché il fotosegnalamento gli avrebbe “rubato l’anima”.

Il giovane ha tentato più volte la fuga e anche dopo essere stato bloccato dagli operatori ha continuato a tenere un forte stato di agitazione che ha reso necessario l’intervento dei sanitari con l’aiuto dei quali è stato possibile portarlo in Questura e dopo la sua corretta identificazione è risultato essere clandestino in Italia e nei suoi confronti è scattata l’espulsione del Prefetto e l’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, oltre ad essere denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’inottemperanza ad un precedente ordine di lasciare l’Italia e per la resistenza opposta agli operatori nelle fasi della sua identificazione.

Durante le attività del controllo, alcuni residenti della zona hanno ribadito al personale operante il pericolo costituito da quell’edificio che non è sicuro e che, ormai da anni, costituisce un luogo di bivacco e rifugio a disposizione di numerosi delinquenti stanziali ed in transito nel quartiere.

Nella rete dei controlli anche un giovane asiatico, accompagnato in Questura per la sua identificazione che è, anch’esso, risultato clandestino in Italia a seguito del rigetto della sua richiesta di protezione internazionale e nei suoi confronti l’Ufficio Immigrazione ha provveduto alla notifica del decreto di espulsione del Prefetto.

Sempre durante i servizi straordinari di ieri, non poteva mancare il ritrovamento di una autovettura senza assicurazione. In via Pietro Nenni, infatti, la Volante ha sottoposto a verifica un veicolo con le portiere non chiuse che è risultato senza copertura assicurativa da anni. Gli operatori hanno tentato inutilmente di rintracciare il proprietario straniero ed l’autovettura è stata fatta caricare su un carro attrezzi ed affidata ad una officina autorizzata.

Anche martedì, quindi, ulteriori incisive attività della Polizia di Stato per la sicurezza di residenti e soggiornanti nel quartiere costiero di Fermo.

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