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Jova Beach Party: botta e risposta tra Legambiente e Comune di Fermo

FERMO - Botta e risposta tra la presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini e l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Fermo sui temi ambientali legati al Jova beach party 2019 che porterà sulla spiaggia di Lido di Fermo quasi quarantamila persone. L'area interessata dall’evento - dichiarano da Legambiente - è il luogo naturale dove nidifica il Fratino (Charadrius alexandinus), un importante uccello che trova nelle spiagge europee l’habitat ideale per la riproduzione e l’accrescimento della sua specie e nelle Marche Sud il Lido di Fermo è l’unica area dove il Fratino nidifica. Attualmente i mezzi meccanici, che hanno lavorato per creare uno spazio ottimale alla realizzazione del concerto, hanno già compromesso l’habitat di questa importante specie, distruggendone la vegetazione dunale e in parte anche pezzi di duna. È infatti dimostrato che la distruzione/manomissione dell’habitat e la forte pressione antropica giocano un ruolo chiave nel compromettere la conservazione del Fratino.

“Individuare un altro sito per il concerto sarebbe stata l’unica cosa saggia da fare” – spiega Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - “Iniziative come questa, infatti, possono aprire le porte a deroghe per concerti o eventi massivi simili in altre aree protette creando un pericoloso precedente. Dobbiamo capire, come cittadini di una comunità, se vogliamo vivere in un mondo interamente antropizzato, dove l’uomo e le sue attività sono al centro di ogni cosa a discapito di tutte le altre specie viventi, o se vogliamo far sì che i nostri figli e le future generazioni possano godere e vedere con i propri occhi la bellezza della biodiversità animale e vegetale che ci circonda.”. Il Fratino, inoltre, è una specie prioritaria secondo l’art.1 della Direttiva CEE 79/409 “Uccelli” e, nonostante nell’area interessata dall’evento non sia istituita una ZPS (zona a protezione speciale), all’art. 4 comma 4 è previsto l’obbligo per gli Stati membri di prevenire l’inquinamento o il deterioramento degli habitat al di fuori di tali zone di protezione.

“Con eventi come il Jova Beach Party – conclude Pulcini – non rispondiamo al grande e urgente bisogno che abbiamo di contrastare i cambiamenti climatici e contribuiamo all’impoverimento del nostro territorio di specie animali e vegetali. Per questi motivi ci appelliamo agli organizzatori e all’Amministrazione affinché si impegnino a ripristinare quanto prima il sistema dunale antecedente al concerto. Inoltre chiediamo che, in futuro, concerti ed eventi di simile portata siano organizzati in luoghi deputati allo scopo, ovvero stadi, palazzetti e teatri, e non a ridosso delle dune delle nostre spiagge”.

Pronta la replica dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Fermo Alessandro Ciarrocchi: “Comprendo e ovviamente rispetto le preoccupazioni espresse da Legambiente nel suo comunicato ma mi sento di rassicurare assolutamente tutta la cittadinanza sulla salvaguardia dell’area interessata dal concerto. La nostra amministrazione, che ha voluto fortissimamente l’evento, nonostante la prevedibile contrarietà di tutte le associazioni ambientaliste, ha cercato sin da subito di instaurare un dialogo con le stesse per cercare di minimizzare o meglio escludere ogni rischio di compromissione dell’Habitat naturale. Proprio su suggestione della Lipu, l’associazione più direttamente interessata ed impegnata sull’area, visto che la nostra scelta era comunque quella di non rinunciare a questo straordinario evento di promozione turistica, si è concertato di spostare la data inizialmente prevista a metà Luglio (il 20 per la precisione) differendola ad inizio agosto (unico caso di data concordata con l’organizzazione per venire incontro alle esigenze ambientali), il tutto per avere la certezza che la nidificazione del fratino sarebbe stata in ogni caso ampiamente conclusa (ricordo che per prassi e per accordi con Asite, ogni anno tra la fine di Luglio e l’inizio di Agosto l’area protetta viene spogliata dalle recinzioni e resa accessibile a tutti). Fino al giorno precedente l’inizio dei lavori abbiamo comunque effettuato accertamenti e sopralluoghi con tecnici ed ornitologi per avere conferma di quello che era già una certezza.

Ritengo assolutamente ingiustificate soprattutto le preoccupazioni per il futuro della biodiversità del luogo. Come ben noto l’area protetta per il fratino verrà tempestivamente ripristinata, come previsto e garantito dal piano di Spiaggia e come confermato da un’apposita ordinanza sindacale emessa proprio quest’anno di concerto con la LIPU per disciplinare le modalità di gestione del luogo. Ricordo che proprio le associazioni ambientaliste, prescindendo dal concerto, avevano segnalato l’opportunità di riportare quell’area a sabbia, perché la vegetazione era diventata troppo invasiva per il fratino, che infatti negli ultimi tempi nidificava solo ai margini dell’area.

L’habitat per la riproduzione del fratino verrà dunque ricostituito come da programmi e l’area continuerà ad essere un luogo naturale di nidificazione. Spero pertanto che non si creino ulteriori ingiustificati allarmismi, l’auspicio dell’amministrazione è quello che i cittadini si godano questa giornata di festa che già si è rivelata un volano pubblicitario senza precedenti per la nostra costa. Mi fa piacere che molti residenti che all’inizio erano scettici sulla tenuta dell’organizzazione e sulla gestione dell’evento (in particolare per viabilità e parcheggi, ma anche per la salvaguardia ambientale), si siano convinti ed abbiano fattivamente collaborato a superare gli innegabili disagi che solo un grande avvenimento può determinare. Questo è lo spirito giusto per affrontare una giornata senza precedenti”.

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