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Il sindaco di Sant'Elpidio a Mare Terrenzi scrive al presidente ANCI Marche perché si adoperi per migliorare il Decreto Rilancio

SANT’ELPIDIO A MARE – Dopo aver interessato il Senatore Francesco Verducci il Sindaco, Alessio Terrenzi, torna a rilanciare in merito all’inadeguatezza di alcune delle previsioni inserite nella nota del Cdm che ha approvato il decreto Rilancio. Dalle misure in materia di istruzione al bonus per la mobilità alternativa passando per il ristoro parziale dei Comuni a fronte delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno in conseguenza dell’adozione delle misure di contenimento del Covid-19.

“Torno a dire che non ho nulla da eccepire in merito alla scelta di andare incontro ai territori con previsioni di questo tipo – torna a sottolineare Terrenzi – ma lo si è fatto in modo errato, senza ragionare a fondo sulle conseguenze di tali scelte”. E ricorda quelle che, secondo il suo punto di vista, sono le fragilità di quanto previsto nel Decreto Rilancio.

Fondi alle scuole. “Ben vengano i fondi alle scuole, al fine di assicurare la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza e di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 in modo adeguato alla situazione epidemiologica, ma trovo del tutto inopportuno che debbano essere loro ad effettuare in modo diretto i lavori su strutture che, di fatto, sono pubbliche. Se, da un lato, può essere logico assegnare fondi alle scuole per l’acquisto di DPI o materiali di facile consumo per la pulizia o per la sanificazione dei locali, assegnare loro i fondi per intervenire su strutture che non sono nemmeno di loro proprietà appare altresì complicato. Secondo il mio parere le cifre andrebbero assegnate ai Comuni, mantenendo fermo lo scopo per il quale sono stati previsti, in modo che possano essere agevolmente effettuati tutti gli interventi necessari. Cosa, questa, che per la scuola risulterebbe indubbiamente complicata con difficoltà a progettare e spendere”.

Bonus mobilità. “Vogliamo incentivare l’acquisto di biciclette, bici elettriche, monopattini per educare la popolazione alla mobilità alternativa, magari evitando di assembrarsi nei mezzi di trasporto pubblici? Ben venga… ma lo si faccia con criterio. Si è deciso che i destinatari del bonus siano i residenti maggiorenni dei Comuni con almeno 50.000 abitanti, capoluoghi di Provincia, Regione e Citta metropolitane: questo vuol dire escludere tanti, tantissimi Comuni che non hanno un numero così elevato di abitanti. E perché chi abita in un Comune popoloso dovrebbe essere incentivato a spostarsi in modo alternativo e chi, invece, vive in un Comune meno popoloso no? La nostra Regione è esclusa quasi in toto visto che si contano sulle dita di una mano le città con più di 50.000 abitanti. Non è per niente giusto e mi fa piacere leggere che anche associazioni come Fiab Marche, Legambiente Marche e Fondazione Michele Scarponi condividono le mie osservazioni in merito”.

Ristoro parziale per minori entrate imposta di soggiorno. “L’intenzione è quella di sostenere i Comuni che si vedono penalizzati dall’assenza di turisti? Più che giusto… ma l’assegnazione dei fondi solo a quei comuni che hanno applicato l’imposta di soggiorno privilegia solo quei Comuni che già in precedenza hanno avuto un introito. E gli altri Comuni, quelli che pur non avendo introdotto l’imposta di soggiorno, ma che sono comunque attrattive turistiche e, quest’anno, per effetto del Covid-19 vedranno sicuramente ridotto il flusso dei turisti, non meritano di essere sostenuti allo stesso modo degli altri? Il turismo non è solo mare: sono i borghi storici, le montagne, i centri ricchi di arte, di musei…”.

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