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Dall'intuizione e dal lavoro di giovani sangiorgesi nasce il gin "Garbì"

PORTO SAN GIORGIO - Da un’intuizione di quattro amici sangiorgesi è nato un nuovo distillato prodotto con botaniche marchigiane; a dare al “Garbì” il suo gusto inconfondibile sono soprattutto la mela rosa dei Sibillini e la pesca della Valdaso.

L’idea dei quattro sangiorgesi d.o.c. Cristiano Del Rosso, Michele Ferrini, Guido Carlo Ragaglia e Carlo Santarelli (tutti 32enni alla prima esperienza imprenditoriale) è semplice ed innovativa al tempo stesso: creare un gin che parli del nostro territorio e che racconti la marchigianità attraverso i sapori e gli odori unici della zona. Dal quel momento sono trascorsi due anni di studio, tentativi e prove di ogni genere, fino a creare un distillato che è sul mercato da pochi giorni, ma che sta già riscuotendo un ampio consenso sia da parte degli addetti ai lavori che da semplici appassionati. Tutto questo con un’unica costante: la selezione delle migliori materie prime e dei migliori collaboratori in tutte le fasi della filiera, per assicurare elevati standard di qualità del prodotto. La scelta del nome del gin a questo punto, come raccontano i quattro soci, è stata quasi naturale: il “garbì”, come molti sanno, è il nome dialettale del vento che idealmente, soffiando dall’entroterra fino alla costa, trasporta i sentori delle botaniche fino a Porto San Giorgio, da cui il gin “salpa” alla conquista del mercato.

Sabato 7 luglio sulla spiaggia dello chalet Vela "Garbì" è stato presentato nel corso di una splendida serata a cui hanno preso parte centinaia di persone che hanno gustato e apprezzato il nuovo distillato. Un vero e proprio "varo" per il prodotto made in Porto San Giorgio.

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