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Controlli sulla filiera della pesca: sequestrati 19 cestini e 21 bertovelli non segnalati

FERMANO - Continua in maniera intensa l’impegno della Guardia Costiera di Porto San Giorgio nell’attività di prevenzione e repressione di illeciti nel proprio territorio di giurisdizione. Nella mattinata del 5 maggio, nel corso delle attività di controllo, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio, hanno rinvenuto n. 19 cestini e n. 21 bertovelli illegalmente posizionati in zona vietata, privi degli elementi di identificazione previsti e segnalati semplicemente con bottiglie di plastica e tappi di sughero. Lungo il litorale compreso tra il Comune di Fermo e di Porto San Giorgio, è intervenuta la dipendente M/V CP 727 che ha individuato gli attrezzi utilizzati per la pesca delle lumachine di mare illegalmente posizionati da ignoti a una distanza dalla costa inferiore ai 500 mt. previsti dalla normativa vigente provvedendo al loro sequestro. Dalle suddette violazioni è scaturita la redazione di n. 3 verbali amministrativi per un importo totale di 6.000 euro al momento a carico di ignoti, mentre sono in corso le indagini al fine di individuare i reali responsabili.

L’attività di controllo sulla filiera della pesca rappresenta uno dei fondamentali compiti istituzionali della Guardia Costiera che, in regime di dipendenza funzionale diretta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, svolge le funzioni di polizia in materia di vigilanza sulle attività di pesca marittima ed acquacoltura al fine di consentire uno sfruttamento sostenibile della risorsa ittica, sia per preservare l’ecosistema mare nel suo complesso, sia per garantire il naturale ed indispensabile ripopolamento della fauna marina garantendo nel contempo la salute pubblica.

Le attività di controllo da parte del personale della Guardia Costiera di Porto San Giorgio proseguiranno su tutto il litorale di giurisdizione e continueranno anche nei prossimi giorni.

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