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Controlli in ambito edilizia, individuati cantieri non in regola, irrogate sanzioni per oltre 70.000 euro.

MARCHE - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che nei giorni scorsi sono stati intensificati i controlli in ambito edilizia condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno unitamente al Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia ed ai Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo per una mirata attività di “vigilanza edilizia” e contrasto al “lavoro sommerso”.

L’operazione ha consentito il controllo di n. 5 cantieri edili e 15 aziende, ed ha portato alla denuncia di 13 titolari responsabili e all’identificazione di 43 lavoratori. Sono state comminate sanzioni amministrative pari a 15.000 euro e ammende superiori a 55.000 euro. Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, si sono estese sul territorio della Provincia di Fermo, oltre a PU, AN e MC ed hanno consentito di individuare cantieri edili in cui non era garantita la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In particolare sono stati rinvenuti materiali di costruzione depositati impropriamente sui ponteggi in maniera tale da comprometterne la stabilità, nonché la rimozione del Documento Valutazione Rischi dalla sede di cantiere. In particolare nel fermano sono state controllate 5 società di cui 1 a Fermo e 4 a Porto Sant’Elpidio, per n. 2 di queste aziende veniva adottato il provvedimento di sospensione.

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