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Catturato latitante ricercato per l'irruzione al Pronto Soccorso il 28 aprile

FERMO - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che la Polizia di Stato, nella giornata di ieri, ha dato esecuzione all’ultima delle cinque misure cautelari emesse dal Tribunale di Fermo, Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito della indagine avviata dopo i gravi fatti del 28 Aprile 2022 quando ci fu un accoltellamento a Lido Tre Archi e un’ irruzione di un gruppo di sei nordafricani all’interno dell’ospedale civile di Fermo, finalizzata a portare via dal nosocomio un loro connazionale ferito, di circa venti anni, accompagnato dalla Polizia di Stato per le cure necessarie delle lesioni subite a seguito di un’aggressione con un’aggressione con un arma da taglio.

In quella circostanza il giovane paziente venne sollevato di peso da alcuni stranieri, uno dei quali gli strappò dal braccio l’ago della flebo mentre gli altri ostacolarono ed aggredirono i due poliziotti della Volante che lo assistevano. Furono momenti di terrore per i medici e i pazienti presenti al Pronto Soccorso in attesa.

Uno dei responsabili venne tratto in arresto in flagranza mentre gli altri cinque si dettero alla fuga ma, a seguito delle serrate indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, vennero tutti identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria, che emise a loro carico le misure cautelari della custodia in carcere per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, possesso ingiustificato delle armi rinvenute, interruzione di pubblico servizio.

La Squadra Mobile, in esecuzione di quanto disposto dal Giudice per le Indagini preliminari, dava esecuzione alle quattro misure cautelari a carico dei responsabili di quella irruzione ma un quinto soggetto, di circa 25 anni, di nazionalità egiziana, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed inerenti gli stupefacenti, riusciva a sottrarsi all’esecuzione di tali misure tanto che veniva successivamente dichiarato latitante poiché irreperibile.

Gli operatori della Squadra Mobile, senza mai interrompere le ricerche del soggetto, attraverso continue attività di appostamento e pedinamento riuscivano a rintracciare lo stesso nella provincia di Macerata, in un comune lungo la costa.

Gli operatori appostati da più giorni nei pressi della abitazione dove aveva trovato accoglienza il soggetto nella giornata di ieri lo avvistavano all’interno di una autovettura dove erano presenti anche altri soggetti. Immediato l’intervento nel corso del quale i poliziotti si qualificavano e circondavano la vettura intimando al soggetto di arrendersi e di uscire dal veicolo.

Il soggetto, in un primo momento, non ottemperava all’ordine di scendere e di arrendersi e si barricava in auto azionando la chiusura centralizzata pertanto, uno degli operatori, infrangeva il vetro della portiera e riusciva a farlo scendere dichiarandolo in stato di arresto.

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