FERMANO - In un’ottica di costante impegno per la tutela della sicurezza e della legalità sul territorio, i Carabinieri di Fermo hanno recentemente svolto un articolato servizio di prevenzione finalizzato al controllo e alla repressione di fenomeni illeciti. Tale attività si inserisce in un più ampio piano di potenziamento delle attività di monitoraggio, volto a garantire maggiore sicurezza specie sulle località della costa. Il servizio straordinario di controllo del territorio, disposto dal Comando Provinciale di Fermo, ha visto la collaborazione sinergica di diverse unità specializzate, tra cui il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ancona e i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, oltre al Reparto Operativo del Comando Provinciale di Fermo. Questa operazione congiunta ha consentito di effettuare controlli mirati in vari settori, con particolare attenzione alla tutela della salute pubblica e alla regolarità del rispetto delle normative sul lavoro. L’obiettivo principale è quello di prevenire e contrastare eventuali irregolarità che possano mettere a rischio la sicurezza e il benessere dei lavoratori, rafforzando così il senso di legalità e presenza dello Stato sul territorio. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che negli ultimi giorni, nell’ambito dei citati controlli, a seguito di un’ispezione condotta in un’azienda agricola operante a Campofilone (FM), è stato denunciato un uomo italiano di 55 anni, residente fuori provincia, in qualità di socio amministratore. L’attività è stata sospesa per gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Sono state elevate ammende per oltre 9.000 euro e sanzioni amministrative pari a 2.500 euro. I controlli hanno poi interessato due stabilimenti balneari con annessa ristorazione. In particolare a Porto San Giorgio (FM), è stato segnalato un operatore italiano di 30 anni, residente in provincia, per non conformità igienico-sanitarie e mancata applicazione delle procedure HACCP, e sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro. Presso un chiosco in piazza Bambinopoli, gestito da una 46enne, sono state riscontrate inadeguatezze igienico-sanitarie con sanzione di 1.000 euro. In un altro chalet-bar-ristorante situato sul litorale dello stesso comune e gestito da un 30enne, sono state accertate carenze igieniche e violazioni HACCP, con sanzioni per 3.000 euro. Inoltre, l’uomo è stato denunciato per la presenza di un estintore non verificato, con ammende di 7.000 euro circa. Questi interventi dimostrano l’efficacia dell’azione coordinata tra i reparti territoriali e speciali dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare le irregolarità che minacciano la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori.