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Aggressioni nei bus: la Filt Cgil Fermo chiede di attivare misure di sicurezza per viaggiatori e lavoratori

FERMANO - Ennesimo episodio di violenza all’interno di un autobus dell’azienda pubblica locale Steat. L’ultimo deprecabile episodio si è consumato martedì 23 febbraio ai danni dei passeggeri del bus della Steat, nella tratta Porto San Giorgio-Lido Tre Archi. Gli autori sono giovanissimi, quasi tutti minorenni, e nonostante la presenza della vigilanza privata in servizio sui pullman Steat, non si è potuto evitare l’ennesimo atto di violenza all’interno di un bus. La Filt Cgil Fermo ha, da tempo, denunciato alla Prefettura questo fenomeno; in questo periodo di pandemia, sarebbe necessario potenziare i servizi educativi e sociali, soprattutto quando i minori mostrano segni di evidente disagio.

Allo stesso modo, per gli operatori front-line, siano essi conducenti di autobus o personale di bordo, addetti alla verifica dei titoli di viaggio o alla vendita e assistenza dei clienti, c’è la necessità di definire gli strumenti atti a contrastare e contenere il fenomeno delle aggressioni a tutela dei viaggiatori e delle lavoratrici e lavoratori del TPL attivando un tavolo di confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, proponendo degli allestimenti per garantire livelli minimi di security sugli autobus.

La Filt Cgil ritiene indispensabile un’adeguata protezione posto guida attraverso porte anti-sfondamento, sistemi di chiamata di emergenza, video sorveglianza a circuito chiuso e dotazione di rilevamento satellitare su tutti i mezzi. Per questi motivi, proprio per contenere questo fenomeno di aggressioni di giovani e salvaguardare la salute e sicurezza dei lavoratori, sarebbe utile istituire anche un Osservatorio permanente dove istituzioni e sindacato possano trovare misure ad hoc per limitare questi episodi.

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