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Una regione differenziata a metà: 123 Comuni su 236 oltre il 65%

MARCHE - Anche se la legge nazionale indicava per fine 2012 il termine entro il quale i Comuni italiani avrebbero dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata, le cose non sono andate esattamente così. Facendo i debiti distinguo, molti Comuni sono rimasti indietro, “preferendo” pagare allo Stato multe, anche salate, e restare con percentuali di differenziata di molto al di sotto della soglia stabilita.

Per quanto riguarda le Marche, per il 2014, i dati dell'Arpam (Agenzia per la protezione ambientale delle Marche) dicono che il 52,12% dei Comuni ha superato il 65% di raccolta differenziata (123 su 236). La provincia più riciclona è quella di Macerata con 45 comuni su 57 (78,95%); seguono Ancona (34 su 47 - 72,34%), Fermo (17 su 40 - 42,5%), Pesaro e Urbino (20 su 59 - 33,9%) e Ascoli Piceno (7 su 33 - 21,21%). Nel Fermano, al primo posto c'è Pedaso con il 76,71%, seguito da Monte Urano (74,78%), Francavilla d'Ete (70,94%) e Montegranaro (70,77%). Maglia nera per Falerone, unico Comune della regione sotto il10% (9,29%).

Per incentivare la raccolta differenziata, per i Comuni con oltre il 65%, la legge stabilisce il diritto ad una riduzione dei costi per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi. Saranno quindi 123 i Comuni marchigiani a poter usufruire di questa agevolazione nel corso del 2015.

Francesca Pasquali

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