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Riscoprire e valorizzare il Parco della Rimembranza di Fermo

FERMO - Riqualificare un luogo per ridare ad esso la sua dignità, per restituirgli il senso per cui è nato ma soprattutto per essere riferimento per le nuove generazioni per non dimenticare e costruire con una nuova consapevolezza il futuro.

Sono queste le motivazioni alla base del progetto che, a più livelli e con il coinvolgimento di diversi “attori” che stanno collaborando fra di loro, viene portato avanti sul Parco della Rimembranza di Fermo. Monumento simbolo dei caduti in guerra, memoria storica di un periodo che ha segnato la storia dell’Italia (su ogni albero infatti ci sono i nomi dei fermani caduti nella Grande Guerra), il Parco fu voluto dalla famiglia dei Conti Vinci che nel 1930 destinò a questa causa una parte del terreno annesso alla propria villa.

“Accogliamo molto volentieri - ha detto l’Assessore al decoro urbano Alberto Scarfini - i contributi di idee che concorrono a considerare e a riconsiderare, guardando al futuro ma senza tralasciare le origini storiche ed i presupposti per cui è nato, questo luogo, tanto caro ai fermani e non solo, che, visto l’interessamento ed il lavoro delle scuole, sta a dimostrare il loro senso di cittadinanza e di appartenenza alla loro città con un coinvolgimento appassionato ad un progetto come questo”.

C’è il contributo degli alunni del Liceo Classico di Fermo, coordinati dalla prof.ssa Laura Strappa, che interessandosi al Parco, due anni fa, prendendo anche contatti con Italia Nostra, hanno avviato un lavoro di ricerca, di studio e di consultazione di atti e documenti dall’Archivio di Stato e dalla Biblioteca “R. Spezioli” che è poi culminato nel noto documentario “Gli alberi della memoria”, nell’ambito delle iniziative sulla Grande Guerra. “Da quello che doveva essere il libro che avrebbe accompagnato il video – ha dichiarato la prof.ssa Strappa – è nato un volume sulla storia del Parco con notizie documentali che verrà dato alle stampe a novembre, perché fare memoria è necessario per il futuro”.

A questo si somma e interagisce con esso un altro contributo, quello degli allievi del corso CAT dell’ITET Carducci Galilei di Fermo che, coordinato dalla prof.ssa Maria Paola Puggioni, hanno curato un progetto, cui ha collaborato il Collegio dei Geometri della Provincia di Fermo, sulle possibili nuove soluzioni di accessibilità e riqualificazione del Parco. Un progetto che è valso loro il secondo posto assoluto in un concorso organizzato a Roma dalla Fondazione FIABA onlus (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) cui hanno partecipato oltre 50 scuole per geometri di tutta Italia.

Anche le idee dei futuri geometri per il Parco sono state innovative e interessanti: la valorizzazione del punto panoramico verso il piazzale del Girfalco con la progettazione di un punto ristoro; l’utilizzazione della pendenza del terreno per realizzare un auditorium all’aperto in relazione all’attività musicale del vicino Conservatorio; la valorizzazione del muro controterra, a confine con la villa Vinc,i creando un percorso mostra all’aperto il cui muro diviene un naturale supporto espositivo, facilmente percorribile; la creazione di accessi e percorsi fruibili all’interno del parco.

“Gli allievi hanno pensato anche ad un logo e acronimo per identificare il progetto – ha ricordato la prof.ssa Puggioni - proponendo la parola M.E.M.O. che indica le funzioni di cui il Parco si potrebbe arricchire dopo l’intervento e cioè: Memorial – luogo della memoria e del ricordo; Exhibition – luogo di esposizioni e di eventi; Music – luogo di ascolto della musica il cui linguaggio è universale; Open – aperto cioè privo di ostacoli e di barriere.

“Sono molto vicina a questo progetto di riscoperta e rivalorizzazione del Parco della Rimembranza – ha detto l’arch. Manuela Vitali - perché credo che sia un luogo che va rivissuto e rispiegato, anche con ipotesi di accessibilità facilmente realizzabili e più agevoli per tutti”

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