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Le "Case dell'acqua" sbarcano a Porto Sant'Elpidio

Il vicesindaco Stacchietti e il sindaco Franchellucci

PORTO SANT'ELPIDIO - Venerdì 17 luglio è stata approvata in giunta la delibera che prevede l’installazione nel territorio di Porto Sant’Elpidio di Case dell’Acqua: distributori automatici di acqua potabile liscia e gassata, opportunamente microfiltrata e refrigerata, erogabile alla cittadinanza a costi più bassi rispetto a quella offerta al pubblico dagli esercizi commerciali e tesa a valorizzare l’acqua fornita del gestore Tennacola. “Fra gli obiettivi di questo Assessorato - dice il Vicesindaco Daniele Stacchietti - assume importanza la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione del territorio considerato che, le due variabili, costituiscono elementi indispensabili alla crescita ed allo sviluppo del sistema socio-economico della città di Porto Sant'Elpidio. In particolar modo è centrale il rispetto delle politiche ambientali ed energetiche, di risparmio e riduzione dei rifiuti che hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini e si è convinti che l’iniziativa denominata “Casa dell'acqua pubblica" tende a cogliere tale obiettivo”.

“Questo progetto – spiega il Sindaco Nazareno Franchellucci - assume anche valenza di un percorso educativo sotto il profilo ecologico, diffondendo sul proprio territorio la cultura della valorizzazione del patrimonio naturale e delle acque, salvaguardando l’ambiente, in quanto i cittadini potranno riutilizzare i contenitori dell’acqua così da ridurre alla fonte gli imballaggi e diminuire i rifiuti plastici riconducibili alle bottiglie”.

I distributori verranno posizionati in prossimità delle seguenti zone:

· Via del Palo, di fronte "Cittadella del Sole";

· Via Ungheria, ex isola ecologica.

Tali installazioni avranno controlli continui effettuati dalle aziende sanitarie locali e garantiranno gli standard di qualità e sicurezza dell’acqua potabile. Ciascun distributore dovrà erogare acqua potabile ad un prezzo simbolico al fine di evitare abusi e manomissioni e consentire una dotazione economica necessaria per la corretta manutenzione della stessa e per attivare altri interventi volti alla riduzione della produzione di rifiuti in plastica.

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