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Cesetti sulla risoluzione approvata all’unanimità contro la realizzazione degli impianti agri-fotovoltaici a Colle Ete

MARCHE - “L’approvazione all’unanimità della risoluzione che impegna la giunta regionale a esprimere netta contrarietà alla realizzazione degli impianti agri-fotovoltaico a Colle Ete, nel Fermano, e a Tavoleto, nel Pesarese, è un passaggio molto importante. Anzitutto perché dimostra che la politica marchigiana è unita contro le speculazioni di società, spesso multinazionali straniere, che mettono a rischio i nostri ecosistemi agro-ambientali. Ma, soprattutto, come personalmente auspico, è ragionevole credere che il voto odierno favorirà l’approvazione di una legge regionale condivisa, sulla base delle proposte che sono state già presentate sia dal Partito Demcoratico, a mia prima firma, che da altri gruppi consiliari di maggioranza, il cui iter è già iniziato in commissione”.

Così il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti commenta l’approvazione della risoluzione sulla tutela dei paesaggi rurali e del suolo agricolo dall’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sottoscritta anche dai consiglieri di maggioranza Giacomo Rossi e Marco Marinangeli, che con la loro adesione hanno favorito il voto all’unanimità dell’aula.

“Con questo atto - spiega Cesetti - siamo riusciti a far passare un concetto fondamentale per il futuro delle Marche, e cioè che la Regione non può rimanere ostaggio delle omissioni legislative dei vari governi nazionali che continuano a ritardare l’emanazione di quei decreti indispensabili a regolamentare il settore e a escludere la possibilità di collocare impianti fotovoltaici nelle aree di pregio paesaggistico, ambientale, culturale o utilizzabili direttamente per le attività agricole. D’altra parte, la stessa Costituzione, attraverso l’articolo 117, ci attribuisce questa potestà legislativa per difendere i nostri territori e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Dotare la Regione Marche di una legge simile è un dovere che abbiamo nei confronti delle nostre comunità”.

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