Fermana: intervista a Andrea Omiccioli

CALCIO - La solita prestazione tutta cuore e grinta in quel di Agnone, tre giorni fa, coronata da un provvidenziale assist che ha permesso a Molinari di “bucare” l’estremo molisano e regalare tre punti di platino ai canarini. Andrea Omiccioli è così. Classe 1987, al secondo anno in gialloblù, il centrocampista originario di Fano e cresciuto nel Settore Giovanile della Vis Pesaro, non è un tipo di molte parole, ma di sicuro in campo a parlare per lui sono i fatti. Ottimo carattere, quantità e qualità garantite in mediana: grazie ad un fisico longilineo (1,75 di altezza per 73 kg) e soprattutto a un ottimo cervello, Omiccioli si è ben presto guadagnato la stima di tutto l’ambiente fermano, dai dirigenti agli addetti ai lavori, dai compagni ai tifosi.

Tutti sanno che su di lui si può contare, e che è un’assoluta garanzia per la categoria. D: E’ il tuo secondo anno a Fermo: quali differenze ravvisi con la scorsa stagione e quali obiettivi può ragionevolmente raggiungere questa Fermana? R: Per quanto riguarda gli obiettivi, ragioniamo partita dopo partita, non è ancora tempo di guardare la classifica, lo faremo più avanti. A Fermo mi sono trovato benissimo con tutti sin da subito: è evidente che a partire dal dicembre dell’anno scorso, con l’arrivo di Mister Jaconi, si è iniziato a programmare le cose con maggiore professionalità e che tutto l’ambiente ha iniziato a mettere in pratica un salto di qualità importante destinato a dare i suoi frutti. D: Sei uscito con un braccio malconcio dalla gara di Agnone.

Come stai ora e che gara è stata domenica? R: Purtroppo ho subito un colpo che mi ha causato parecchio dolore. Grazie alle cure di Walter Costi, sto lavorando per cercare di eliminarlo completamente al fine di poter scendere in campo domenica. Monitoriamo la situazione giorno per giorno e incrociamo le dita. Ci aspettano due gare molto importanti e vorrei dare come sempre il mio contributo. Ad Agnone non siamo stati particolarmente brillanti, ma possiamo dire di essere stati efficaci:era una gara difficile su un campo molto particolare. In questo momento, più della bellezza conta il risultato. D: Racconta qualcosa di te: atleta e squadra del cuore? Piatto e film preferito? Passioni oltre il calcio? R: Sono un tifoso del Milan, ed anche per il ruolo che ricopro in campo, è Pirlo il mio giocatore di riferimento. Dopo la nascita di mio figlio Lorenzo, che adoro e che ora ha quasi due anni, ho davvero poco tempo per curare i miei hobby. Per quanto riguarda le mie preferenze, oltre al calcio mi piace il beach tennis, in cucina adoro il pesce, ed il mio film del cuore è “Pulp Fiction”.

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