PALLANUOTO - Nel corso del vernissage della Festa dello Sport, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l’Amministrazione Comunale hanno voluto congratularsi con il pallanuotista fermano Luca Marziali, 24 anni, medaglia d’argento alle recenti Universiadi disputatesi a Gwangju, in Corea del Sud con la Nazionale, consegnandogli una targa quale auspicio per sempre maggiori successi. Marziali, attuale centroboa della Carpisa Yamamay Acquachiara (Napoli) in serie A1 di pallanuoto, dopo gli esordi nella Idor Pallanuoto Fermo, a soli 16 anni ha lasciato la sua città per giocare fuori. Successivamente è arrivata la chiamata in Serie A del Sori (con il quale ha già disputato l’Eurocup, fino ai gironi di qualificazione), poi è passato al Nervi, al Bogliasco e infine, quest’anno, è giunto alla squadra partenopea.
“A causa di un problema alla schiena, avevo 8 anni quando iniziai a fare nuoto alla piscina comunale di Fermo. Nuotare non mi faceva impazzire e quindi passai subito tra le file dell’Acquagol, i pulcini della pallanuoto”.
Poi, grazie ai giusti consigli di coach esperti come Federico Andrenacci e Luca Sorcionovo, arrivano le prime soddisfazioni: “Dopo la S.S Idor Fermo, con tanto di promozione dalla serie D alla serie C, arrivò la chiamata della Vela Nuoto Ancona. Avevo questa opportunità di intraprendere la strada del professionismo e di sacrifici bisogna farne. Ma lo sport mi ha aiutato a maturare, anche grazie ai miei genitori che mi hanno responsabilizzato fin da subito. Finito il biennio ai Geometri di Fermo, decisero di darmi una casa ad Ancona”.
Dove Luca contribuisce a portare la squadra dalla serie B alla A2. Aveva ricevuto alcune richieste da squadre di A1, ma preferiva giocare. Così: “Dopo l’esperienza in A2 con Ancona, ho scelto di trasferirmi a Sori, in Liguria che quell’anno militava in Serie A1. La decisione era stata travagliata, ma Sori aveva una rosa di spessore”.
Successivamente Nervi, sempre in Liguria. Il suo allenatore è Marco Baldinetti, un vero e proprio maestro. Ed è sotto la sua sapiente guida che fa registrare ulteriori miglioramenti. “Venivo impiegato sia con i Senior che con gli Juniores e con quest’ultimi vinsi il mio primo scudetto. Ricordo ancora Baldinetti tuffarsi in vasca con noi e festeggiare. Con noi che eravamo solo adolescenti. Credo che siano anche questi piccoli dettagli a fare la differenza fra un grande allenatore e uno che non lo è”.
Da Baldinetti a Massimiliano Ferretti: una leggenda della pallanuoto italiana. Che per la prima volta convoca Luca nella nazionale maggiore (World League). L’esordio con il Settebello maschile gli riserva Russia e Inghilterra: “Il mio ruolo è centroboa, ma posso anche giocare in attacco. Diciamo che sono universale e ciò mi permette di giocare sempre. Dopo Nervi sono passato alla Rari Nantes Bogliasco, dove però non ho brillato granché. Mentre nell’estate avevo partecipato alle Universiadi con la Nazionale a Kazan, in Russia, arrivando quarti. La svolta è stata l’anno successivo, nel 2014, quando sono stato chiamato della Acquachiara di Napoli, una delle big della serie A1”.
E qui trova un altro grande allenatore: Paolo De Crescenzo, “Il professore” (21 titoli vinti in carriera), che lo consacra nell’Olimpo della pallanuoto italiana: “Una grande stagione, durante la quale abbiamo giocato al massimo sia in campionato sia in Europa. Fino alla finale di Len Euro Cup contro il Posillipo, un’altra squadra di Napoli”. Finale amara. In campionato, nei quarti di finale play-off l’Acquachiara elimina il Posillipo, ma deve arrendersi in semifinale all’A.N. Brescia. Ma in entrambe le manifestazioni Marziali disputa grandi match, realizzando 4 gol durante i quarti di finale play-off e una rete in Euro Cup: “Ho imparato e giocato molto con una squadra unica”, conclude Luca. “Quello di cui sono certo è una cosa: amo la pallanuoto. Questo è il mio mondo e spero di poter continuare per molti altri anni ancora”.
Uberto Frenquellucci
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