Le "sentinelle" di Pedaso

PEDASO - La Caritas di Pedaso, divenuta punto di riferimento per tutta la Valdaso, presieduta da don Ubaldo Ripa, ha sede presso la stazione ferroviaria, ora in comodato d'uso al Comune e messa a disposizione a scopo sociale. "Siamo come sentinelle. Il Comune ci segnala le situazioni e si decide come intervenire", spiega la coordinatrice Felicia Camilli, ex insegnante elementare in pensione.

L'attività si suddivide principalmente in raccolta alimentare e raccolta di abiti usati da distribuire grazie ad una decina i volontari che turnano settimanalmente e ad una Anna Petrini sempre a disposizione anche fuori dall'orario di apertura. Per quanto riguarda gli alimenti, il pacco alimentare - che comprende anche frutta e verdura - viene distribuito una volta al mese, di solito il giovedì e il venerdì. Il servizio è rivolto a un'utenza in crescita, sono circa trentacinque le persone, spesso senza fissa dimora, che ne usufruiscono. In aumento, negli ultimi tre anni, le famiglie che chiedono aiuto di tipo alimentare, lavorativo ma soprattutto economico. Si tratta di famiglie italiane, del posto e non. Il ruolo della Caritas è quello di aiutare le persone a riprendere il loro percorso e a superare quello che in certi casi è solo un momento di difficoltà. Per aiuto economico s'intende quello di pagare bollette in scadenza, affitti, libri per la scuola, visite specialistiche.

Sono almeno cinque le famiglie quasi fisse seguite al momento dalla Caritas e dai servizi sociali. "Noi facciamo da raccoglitore di difficoltà - spiega la coordinatrice - e spesso cerchiamo di indirizzare chi ci chiede aiuto". Ad esempio, in zona c'è il centro di ascolto presso la chiesa di Marina di Altidona, aperto tutte le domeniche dalle 9 alle 11, dove si registrano, parlano con i volontari e generalmente cercano aiuto economico, psicologico e consulenze legali. Si tratta di situazioni di disagio familiare spesso causato anche da problematiche di membri della famiglia legate ad alcol, droga, vizio del gioco. La necessità d'intervenire economicamente è in crescita ma la coordinatrice sembra fiduciosa: "Qualcosa si può fare, per il nostro paese, per le nostre fragilità".

Per coprire le necessità di cui non dispone la Caritas, vengono messi a disposizione anche buoni per l'acquisto di farmaci e prodotti alimentari da spendere presso farmacia e supermercati. La Caritas si avvale del fondo parrocchiale e di quello Diocesano, quest'ultimo mette a disposizione somme provenienti in ampia parte dal contributo che Diego Della Valle mette regolarmente a loro disposizione per intervenire sulla povertà in zona.


Serena Murri

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