Con "La biblioteca nel carrello", i libri entrano negli ospedali

MACERATA E FERMO - Quando un bambino è in ospedale il suo rapporto con il tempo cambia. Le giornate, prima ricche di giochi con gli amici, di impegni scolastici e sportivi, si svuotano all’improvviso. “In questo tempo sospeso – spiega la dott.ssa Leila Makki, odontoiatra infantile e responsabile dei corsi di formazione per lettori volontari negli ospedali – in uno spazio limitato e poco familiare subentrano la noia e forse anche l'angoscia. Paradossalmente, però, questo tempo vuoto può mutare. Può favorire la fantasia, il disegno e la lettura che, di loro, hanno bisogno di tempo e perfino di lunghi momenti. Da qui nasce l’idea di realizzare una biblioteca, con momenti di lettura per i bambini e loro familiari al fine di migliorare la qualità del soggiorno del bambino in ospedale”.

Il primo esempio nelle Marche in tal senso è stato quello de “La biblioteca nel carrello” del reparto di Pediatria di Macerata. Da sei anni, l'Asur 9, in collaborazione con l’associazione La luna a dondolo, ha avviato, presso la Pediatria dell'Ospedale di Macerata, un progetto dedicato alla prima infanzia che ha lo scopo di rendere più sereno l’impatto e la permanenza del bambino e della sua famiglia nella struttura sanitaria. Del resto l'associazione, che nasce nel 2006 a Macerata, promuove da sempre il progetto “Nati per Leggere”, portando i suoi lettori volontari in eventi e manifestazioni dove viene richiesta la loro presenza con l'allestimento di un angolo lettura a misura di bambino.

“Ogni giorno – prosegue la dott.ssa Makki – accattivanti lettori volontari, entrano nelle stanze di degenza con un carrello carico di libri e offrono tante letture ad alta voce ai piccoli ricoverati, gestendo anche il prestito librario all'interno del reparto. Non si tratta di una semplice attività di volontariato, ma di persone appositamente formate che si collocano all’interno del progetto di cura dell’ospedale, al fianco delle altre professionalità. I lettori volontari sanno accogliere i bambini e i famigliari in reparto, dove forte è la paura per le visite, le medicine e per i tanti gesti nuovi di persone sconosciute, permettendo loro di trovare, anche in un libro, le parole per parlare con coraggio dell'esperienza del ricovero ospedaliero. La lettura ad alta voce infatti non è un semplice accessorio per l'intrattenimento e il divertimento dei piccoli pazienti, ma uno strumento che rende il reparto pediatrico sempre più un luogo dedicato al bambino”.

Tutto ciò sarà reso possibile anche nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Murri di Fermo, grazie al sostegno del Rotary e del Rotaract Club di Fermo e ad un progetto di ascolto e accoglimento dei bisogni dell’infanzia. I lettori volontari sono il cuore di questo servizio: dopo aver partecipato ad una serie di incontri di formazione e dopo un breve periodo di affiancamento ai lettori più esperti, a dicembre inizieranno il loro percorso in autonomia, recandosi tre volte a settimana in reparto, indossando una t-shirt che li identificherà come lettori volontari e preparando il carrello con i libri più idonei per intraprendere la loro avventura ricolma d'amore.


Federica Balestrini

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