FERMO - L'accordo finalmente è stato raggiunto. Le chiavi delle cinque aule dell'ex Chiostro dei Carmelitani sono nelle mani del Conservatorio Pergolesi. Da qualche giorno alunni e docenti possono così disporre di nuovi locali per le lezioni. La trattativa tra Comune e Provincia ha dato i suoi frutti, e una delle eccellenze del nostro territorio segna un punto a suo favore. Certo, di strada ce n'è ancora da fare per garantire spazi adeguati a questi talenti in erba, ma per ora ci si accontenta. Con questa bella novità si è aperto, a fine gennaio, l'anno accademico 2016-2017 dell'istituto musicale fermano.
Un anno che vede il Pergolesi incrementare il numero degli iscritti (505), in controtendenza rispetto agli altri conservatori d'Italia, che vedono un calo consistente delle iscrizioni. Molte delle nuove leve arrivano dall'estero (60). A farla da padrone sono i cinesi (47). Consistente anche il numero degli allievi provenienti da fuori regione (58), “sintomo – dice il presidente del Pergolesi Carlo Verducci – della crescita di attenzione verso il conservatorio, sia a livello nazionale che internazionale. Questi allievi vivono a Fermo per gran parte dell'anno, un fatto importante per l'economia della città e per i rapporti turistici che si potrebbero sviluppare”. “Le attività del conservatorio – continua Verducci – seguono tre filoni principali: didattica, ricerca e produzione musicale, e vedono gli allievi impegnati in diversi concerti nel territorio”. “Ci fa piacere – conclude il presidente del Pergolesi – che il conservatorio cominci ad essere riconosciuto come identità di Fermo e del Fermano”.
Oltre a consolidare la propria attività, il conservatorio guardia avanti. E lo fa con l'attivazione di un corso in Ingegneria degli strumenti musicali, organizzato in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università La Sapienza. Una partenza col botto, consacrata come da tradizione da un concerto che si è tenuto lo scorso 30 gennaio al Teatro dell'Aquila. Ed è proprio da una più forte sinergia con il teatro storico di Fermo che potrebbero arrivare interessanti novità per il conservatorio. Nel clou del suo cartellone invernale, il teatro sta infatti registrando un grande successo di pubblico.
“Quest'anno – dice l'assessore alla Cultura Francesco Trasatti – abbiamo fatto un grande scatto in avanti. La città sta rispondendo con una partecipazione straordinaria, segno che, lavorando bene, si riescono a salvare risorse ed ottimizzare risultati. Da quando è stato riaperto, nel 1997, per la prima volta il Teatro dell'Aquila sta producendo spettacoli in collaborazione con altri teatri delle Marche. Per quanto riguarda la musica leggera, ad aprile arriveranno Gianna Nannini e gli Stadio. Sono due i binari su cui ci stiamo concentrando: convegnistica e produzioni. Questa è la strada che abbiamo scelto di percorrere, ora bisogna sviluppare i servizi a corredo”.
Un legame forte quello che lega due realtà pulsanti del cuore di Fermo e che potrà rafforzarsi ancor più se si deciderà di intervenire sulla buca – lo spazio che ospita l'orchestra – del teatro. Le sue ridotte dimensioni non consentono infatti a tutti i musicisti di essere al proprio posto. Ne consegue la necessità di “adattare” le opere che vengono eseguite e che risultano perciò diverse da come gli autori le avevano pensate”.
Francesca Pasquali
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