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Diga di Comunanza ai raggi x dopo il sisma. L'ingegner Apolonni: "E' tutto a posto. Gli strumenti non rilevano nessun dato anomalo"

MARCHE - Dopo sisma del 24 agosto e le infinite scosse di assestamento, è stata immediata la task force messa in campo dal Consorzio di Bonifica delle Marche per il monitoraggio degli sbarramenti artificiali in concessione nell’intero territorio regionale.

Considerato il grado di magnitudo dell’evento, in base alle disposizioni vigenti (80 Km dall’epicentro), sono state monitorate tutte le dighe consortili ad eccezione di quella di Mercatale a Sassocorvaro.

Tutte le osservazioni compiute sulle strutture – fa sapere l'ingegner Alessandro Apolloni, capo settore dighe per il Consorzio – così come sulle strade di accesso e di servizio e sulle strumentazioni non hanno mostrato evidenze significative, con parametri riscontrati nella fascia dei valori storici. Fra le altre, particolare attenzione è stata rivolta alla Diga di Comunanza, la più vicina alla zona dell’epicentro (25 Km). Proprio questa è stata oggetto di rilevamento sin dalle prime luci dell’alba con riguardo al corpo diga, alla casa di guardia, alle strutture accessorie, non mancando di verificare le sponde dell’invaso e la loro stabilità. In seguito – prosegue il tecnico – abbiamo eseguito tutti i controlli strumentali, che non hanno rilevato valori fuori dalla serie storiche”.

In continuità di monitoraggio, i giorni scorsi i tecnici del Consorzio (e in particolare il vice sostituto responsabile ingegner Alessandro Apolloni e il geometra addetto alle misure Andrea Pizi) hanno anche accompagnato i colleghi della Direzione generale delle Dighe del Ministero Infrastrutture e Trasporti nell’ispezione straordinaria a seguito dell’evento sismico. Nell’occasione sono stati riproposti tutti i controlli previsti dal FCM (fogli condizioni dell’esercizio della diga), e si è verificato il corretto funzionamento dell’impianto. Sono state eseguite tutte le misure strumentali (collimazioni, rock meters, pendoli rovesci, filtrazioni, oltre a quelle ordinarie giornaliere) e contestualmente sono stati verificati gli apparati elettromeccanici come paratoie, sistema di allarme, gruppi elettrogeni e quant’altro, constatando che non ci fossero malfunzionamenti negli impianti e negli organi di scarico dello sbarramento posto nell’alto corso del fiume Aso, a monte dell’abitato di Comunanza.

La diga, che al massimo invaso contiene oltre 15 milioni di metri cubi d’acqua, in questi giorni di fine estate, al termine della stagione irrigua 2016, presenta un livello di riempimento di poco superiore a 639.00 m slm, con volumetria di invaso di circa 10.000.000 mc. “Riteniamo di poter esprimere la dovuta tranquillità in ordine allo stato della diga – conclude Apolloni – ma assicuriamo comunque all’intera collettività un monitoraggio continuo, in stretto contatto con la Direzione Generale Dighe e le Autorità di Protezione Civile competenti”.

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